Oggi vi vorrei un po’ fare una chiacchierata con voi per parlarvi della pensione integrativa e del perché dovresti aderire ad un fondo pensione.
Introduzione
Mi capita spesso di chiedere tra i familiari ed amici se conoscono più o meno quale sarà la loro pensione e se eventualmente la stanno già integrando o meno con una pensione integrativa.
Purtroppo noto con dispiacere che la maggior parte al momento non se ne frega né di quale sia l’importo della futura pensione né di interessarsi di eventuali formule integrative.
Una delle risposte che ricevo con più frequenza è “ci penserò quando sarà il momento” oppure “pensa a campare che non sai se ci arrivi all’età della pensione”.
Eh no ragazzi. Così non va bene.
Purtroppo con le ultime riforme pensionistiche e soprattutto con quella della Fornero la maggior parte di noi prenderà pensioni da fame. Alcuni di noi non prenderanno nemmeno il 50% dell’ultimo stipendio.
Ma dico io ….
Adesione fondo pensione
Se oggi non riuscite a vivere con uno stipendio normale e state sempre a fare finanziarie per acquistare un bene (che poi di questo argomento ne parlerò in futuro perché ogni ne facciamo troppe e non va bene), come cavolo farete a vivere con la metà dell’importo? Ma possibile che non ci pensiate?
Ragazzi un consiglio da amico. Alla vostra pensione dovete pensarci il prima possibile!!!
Alla nostra pensione bisogna che ci interessiamo a tempo debito perché dobbiamo capire quale sarà il suo importo e come possiamo fare per integrarlo con altre somme per avere un importo tale da farci fare almeno una vecchiaia decente.
Allora Nunzio cosa ci consigli?
Bene. Il modo migliore per integrare la nostra futura pensione è aderire ad un fondo pensione per avere, quando andremo in pensione, la nostra bella pensione integrativa che ci aiuterà a vivere meglio la nostra vecchiaia (selezionando l’apposito comparto a seconda del nostro orizzonte temporale desiderato) rispetto a quanto si prospetta con la sola pensione oppure a fare la stessa vita che facevamo quando lavoravamo. In alcuni casi potrebbe essere addirittura migliore.
Versamenti
Ma quando devo versare mensilmente per questa pensione integrativa?
Innanzitutto la prima domanda che dobbiamo farci è “ma io quanto vorrei percepire da pensionato per fare una vita decente?”
Una volta che ci siamo dati la risposta allora dobbiamo conoscere quale sarà più o meno il nostro importo pensionistico per capire di quanto integrarlo.
Una volta conosciuto l’importo da integrare possiamo decidere, ovviamente, a seconda di quanti anni ci mancano per la pensione, quanto versare mensilmente.
Calcolo versamenti
Sicuramente ora qualcuno di voi mi dirà “Ma come faccio a conoscere queste cifre?” “Come posso calcolarle”
Bene, questi calcoli potete farli su svariati tools che trovate sui siti online i quali vi permettono di conoscere, oltre alla data presunta di quando andrete in pensione, anche con che importo ci andrete. Inoltre a seconda dei vari parametri che imposterete nei tools, vi diranno quanto versare mensilmente per raggiungere la cifra desiderata.
Ad esempio, per conoscere la data di quando andrete in pensione e con quale importo ci andrete, potete utilizzare il famoso tool dell’INPS “LA MIA PERNSIONE FUTURA” che ci darà una stima abbastanza precisa di quanto prenderemo anche perché si basa sui contributi realmente versati fino ad oggi. Più ne avete versati più preciso sarà l’importo.
Un altro tool c’è lo mette a disposizione il sito epheso. Questo sito ci permette di calcolare data ed importo della pensione ma anche di quanto integrarla con l’apposita funzione “Calcola la previdenza integrativa”.
Vantaggi fiscali
Ora che abbiamo vito come calcolare questi valori vi voglio parlare di un aspetto molto importante dei fondi pensionistici.
Dovete sapere che la legge stabilisce che i contributi versati al fondo pensione sono deducibili dal reddito dichiarato ai fini IRPEF fino ad un massimo di 5.164 euro all’anno. Si tratta di un ammontare alto che rende conveniente questa opzione.
Aprire un fondo pensione conviene perché puoi dedurre i contributi versati alla previdenza complementare e pagare in questo modo meno tasse salvaguardando il tuo futuro.
Per farti comprendere meglio come funziona la deduzione dei contributi versati al fondo pensione, ti faccio subito un esempio.
Se il tuo reddito è pari a 35mila euro lordi e versi 5.000 euro al fondo pensione, allora, grazie al meccanismo della deducibilità dei contributi, l’aliquota IRPEF non sarà più calcolata sui 35mila euro del tuo reddito ma su 30mila euro.
Il risparmio in termini di tasse non è di poco conto: mediante il meccanismo della deducibilità fiscale dei contributi versati al fondo pensione, avrai risparmiato ben 1900 euro di tasse!
Ovviamente quello fatto è solo un esempio per meglio comprendere il meccanismo. In realtà, infatti, la legge prevede aliquote IRPEF applicate per scaglioni. Ma per questo ti rimando ad un mio articolo: cos’è e come si calcola l’Irpef.
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